Inserito da Caino il 22 luglio 2012 in News | Articolo letto 153 volte
Avevo una trentina di canzoni chiuse nel cassetto. Decisi di giocarmele come gli ultimi mozziconi di sigarette riposti nel taschino.Poi il lavandino di mia nonna iniziò a vomitare insieme a tutto il resto e venne un aggiusta tubi chitarrista, pianista, bassista,un pò meno batterista a sistemare la faccenda. Fu così che per un paio di mesi attraversai le lande desolate del post-impero industriale dove solo le puttane riescono a battere cassa. Tra me e l’aggiusta tubi le cose filavano ma ben presto ci fu un ingorgo di suoni e quindi uno stallo. Arrangiare quelle canzoni in due risultò molto difficile, più del previsto. Nel frattempo corteggiavo l’uomo delle vernici perchè mancava colore nel gruppo.In due eravamo soli e tristi. In verità lo corteggiavo da molto tempo ma non si concedeva perchè era sempre troppo ubriaco, come me del resto. Ci mise una buona parola l’aggiusta tubi e il duo divenne un trio come il padre il figlio e lo spirito santo.Ed eccoci qua, tutti intenti a chiudere i nostri sogni in un baule, ad appiccare incendi, a vomitare sull’economia e sulla società dei maiali, a farsi prendere in pieno petto dal mattino, a prendere a sassate il vento con le nostre faccie alcolizzate, ad avere stati d’animo simili a quelli delle puttane, a ristagnare come gli odori nei bagni cechi, a consolarci con la foto che non invecchia mai, a bere, a fumare, a mangiare pane e mortadella, ad illuderci di essere vivi perchè stringiamo con le cinque dita uno strumento in mano.